E proprio pensando all´anno nuovo ho deciso di pubblicare questo post, anche perche´ e´ da un´eternita´ che non pubblico qualcosa! Creo molto pero´, perdonata?!
Ho deciso di pubblicare a fine anno il mio secondo progetto recupero-maglioni, per poter cosi´ mostrarvi nell´anno nuovo cio´ che risorgera´ dalle ceneri dei vecchi fasti....sara´ l´ora ma questa frase mi e´ uscita cosi´! Vi lascio al mio post e ancora.....BUON 2011, che sia pieno di tutte quelle cose che tanto desiderate ma che non avete il coraggio di chiedere a voce alta!
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Come vi avevo gia´ accennato negli altri miei due post anti-tarme (qui e qui) avevo due progetti in mente per liberarmene e recuperare questi maglioni ormai (apparentemente) rovinati.
Due perche´ due sono al momento i capi che ho a disposizione per sperimentare....ma quanti maglioni buttati via inconsapevolmente in passato!
Entrambi i metodi proposti sfruttano le alte temperature, perche´ alle alte temperature le tarme, come vi ho gia´ detto, muoiono!
Nel primo infeltrivo selvaggiamente il vestito 100% lana ormai diventato un gruviera....in questo caso pero´ il maglione che avevo tra le mani era si parecchio mangiato, ma era anche 100% cachemire....non avrei mai e poi mai potuto infeltrirlo, non prima di essere sicura di non poter usare altri metodi!
Cosi´ mi sono imposta: devo recuperare questo splendido (e costoso) filato...ma come?
Era pieno di buchi, dovevo assicurarmi che le larve morissero tutte (ripeto, sono un´animalista, ma non quando si tratta di tarme) e trovare un modo per riutilizzarlo.
La prima cosa che non mi convinceva era il colore di questo maglione...un verde acqua che trovavo difficilmente portabile....quindi ecco la soluzione: TINGERLO!
Si perche´ la tintura e´ un procedimento che richiede altissime temperature (circa 80ºC) e lunghi tempi di esposizione a queste temperature, largamente sopra la mezzora necessaria!
Attenzione pero´, non sto parlando di tinture naturali che si fanno sulla lana grezza e bella bianca, sto parlando di tinture chimiche utilizzando quei prodotti reperibili al supermercato....il maglione era un capo gia´ stato tinto e trattato precedentemente, quindi non credo che nessuna tintura naturale avrebbe potuto darmi l´effetto che cercavo, bello e duraturo e omicida (delle larve, si intende!)!
Ho preferito per diversi motivi tingere il capo ancora intero, senza disfarlo: primo per mia comodita´, secondo perche´ cercavo di ottenere un effetto chiaro/scuro particolare in cui sono sicuramente riuscita!
Tingere le matasse per me sarebbe stata un´impresa assai complicata, il maglione intero era sicuramente piu´ maneggiabile!

Il maglione da verde acqua e´ diventato di un bel blu, non uniforme....attenzione pero´ a non girare troppo il capo quando e´ a mollo nell´acqua quasi bollente (si potrebbe infeltrire facilmente) e quando lo lavate a fine procedimento coccolatelo un po´ con del bell´ammorbidente (ma ho letto che c´e´ chi lava la lana pregiata con shampoo e balsamo, quindi a voi la scelta!).

Risultato?! Al tatto il maglione sembra aver mantenuto buona parte della morbidezza iniziale, certo solo una volta rilavorato e rilavato potro´ darvi un´opinione piu´ precisa!
Il colore se a capo intero sembrava uniforme una volta iniziato a smontarlo per farne dei gomitoli (con il metodo di cui vi accennavo in questo post) il filato si e´ rivelato melange! Che era proprio quello che cercavo io ma, nel caso voleste replicare l´esperimento, tenete presente che tingendo il capo ancora integro il filato non si colorera´ uniformemente, il colore infatti non riuscira´ a penetrare fino in fondo alla trama del tessuto, i punti che rimarranno piu´ fedeli all´originale sono quelli in cui i fili che compongono le maglie si incrociano, per forza di cose!
Disfando il maglione, essendo pieno di buchi, ho dovuto spesso riannodare i capi smangiucchiati, tagliando qualche centimetro di filato da ambo le parti perche´ ¨non si sa mai¨...proprio disfando un maglione passato sotto i denti delle tarme ci si accorge di quanto sono in grado di rovinare il filato, oltre ai buchi evidenti spesso era mangiato anche uno dei tre capi che componeva il filato e in alcuni punti le fibre erano veramente indebolite....insomma questi terribili animaletti non hanno mai tregua nel distruggere un nostro capo!

Devo ancora finire di smontare le maniche, per come sono fatte e´ un´ardua impresa....ma due bei gomitoloni sono gia´ pronti per essere riutilizzati! Per fare cosa poi e´ tutto da vedere....

In tempo reale...tanti, tanti auguri anche a te per un anno creativo e felice! Bacio Monica
RispondiEliminaMamma mia che pazienza che hai! Io mi innervosisco subito quando si tratta di disfare maglioni. Però vedendio questo bel filato che hai ottenuto...
RispondiElimina:)
Valeria
l'idea nn è niente male, qualche maglione da riciclare o di cui non piace il colore si trova sempre nell'armadio!
RispondiEliminaBuon 2011